Procedere lento dell'Atlas di Mercatore
Il procedere lento dell'Atlas di Mercatore ebbe più cause.
Alcuni sostengono addirittura che egli abbia temporeggiato per dare modo all'amico Ortelio di pubblicare il suo Theatrum e di goderne i primi frutti economici prima di fargli concorrenza con un libro che sapeva sarebbe stato superiore.
Di sicuro, invece, una causa ben più seria fu la meticolosità di Mercatore nel vagliare i documenti in suo possesso.
Vi furono inoltre fattori estranei che comportarono un procedere lento dell'Atlas di Mercatore, dettagli che esulavano dal suo volere: la difficoltà di ottenere informazioni geografiche affidabili, la mancanza di divisione del lavoro accentrato troppo su Mercatore, con un ritmo lento di incisione, alla quale collaborò solo occasionalmente il nipote Giovanni, la volontà di trovare bravi acquarellisti che decorassero col colore le stampe.
Hondius acquista le lastre dell'Atlas di Mercatore
Nel 1602 l'atlante fu ristampato a Düsseldorf da Bernardo Busio per volontà di Gerard, solo nipote ancora in vita, essendo anche i figli maschi di Mercatore già scomparsi.
Infine due anni dopo Jodocus Hondius acquistò le lastre dell'Atlas di Mercatore.
Perché le lastre furono vendute non si sa; possiamo congetturare che Gerard non sentendosi in grado o non potendo o non volendo continuare nella scia del nonno abbia preferito monetizzare.
Jodocus Hondius, nato incisore, era attivo ad Amsterdam con la propria officina cartografica dal 1593.
Oggi possiamo leggere la transazione delle lastre dell'Atlas di Mercatore ad Hondius quasi come un passaggio di consegne di testimone da Anversa, città presso la quale Mercatore era nato, ad Amsterdam, centro già assurto a ruolo guida in ambito economico e cartografico.
Hondius e i suoi eredi sapranno far ben sviluppare il lavoro di Mercatore, soprattutto sotto un'ottica commerciale, probabilmente a lui mancata, diffondendo la cartografia mercatoriana, tradotta in varie lingue, in tutta Europa, fino al 1641 nel formato in-folio e nel formato tascabile, escogitato proprio dal pratico Hondius, fino ai primi decenni del XVIII secolo.
Le Cosmographicæ Meditationes nell'Atlas di Mercatore
E' in seguito a questa diffusione trionfale che il termine atlas divenne sinonimo di raccolta di carte geografiche così come oggi siamo usi intendere, ma in principio “Atlas” era il nome scelto per quel progetto in diversi volumi che, come una enciclopedia delle scienze, doveva descrivere l'universo tutto – la cosmographia – e di cui le carte geografiche costituivano una prima parte.
L'edizione completa del 1595 chiarisce cosa Mercatore intendesse con Atlas: le Cosmographicæ Meditationes, ossia le considerazioni cosmografiche, si compongono di una parte descrittiva della creazione del Mondo in sei giorni – de Fabrica Mundi – e di una rappresentazione del Creato sotto forma di carte geografiche – Fabricati Figura –; Atlas è semplicemente il riassunto di tutto.
Mercatore lo scelse attingendo da una storia narrata da Diodoro Siculo, come indica nella prefazione di cui diamo una traduzione libera nel prossimo articolo, mutuando con errore l'Atlante presente in alcuni frontespizi delle raccolte di Antonio Lafrery che per primo usò tale termine.
Lafrery si rifaceva chiaramente all'Atlante più noto, al titano sconfitto e condannato a reggere il cielo per essersi alleato assieme ad alcuni dei fratelli con Cronos contro gli Dei.
Mercatore, invece, prende avvio da questo Atlante, ma dedica la sua opera al figlio, che per rendere le cose più semplici si chiama, ahinoi, Atlante come il padre. Nel frontespizio di Mercatore Atlante non sorregge il cielo o la terra, ma misura, con fare da presbite, un globo.
Con tale scelta Mercatore immette “Atlas” tra le opzioni accanto a "Theatrum" o a "Speculum" che erano parimenti state usate.
Sarà il seicento a decretare la preferenza per il temine atlante, a cui nel tempo verrà tolta la sua intenzione originaria e verrà attribuito il significato generico a cui oggi siamo abituati, applicabile a qualsiasi raccolta di mappe. La fortuna dell'atlante di Mercatore divenne così assoluta.
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