L'Altra Parte della PIAZZA DI S. MARCO in Venetia.
- Epoca: 1640
- Misure: 31,2 x 20,8 l'incisione; 35 x 33,2 il foglio
- Prezzo: 270 euro
- Codice: (388)
Meravigliosa incisione antica con piazza San Marco in Venezia che concettualmente fa da pendant alla stampa antica con la raffigurazione della piazza dalla laguna, come suggerisce il titolo “L'altra parte della Piazza di San Marco in Venetia”, disegnata, parimenti alla sorella, per l'Itinerarium Italiæ Nov-antiquæ, opera scritta da Martin Zeiller, compilatore con una produttività senza pari, ed edita a Francoforte sul Meno da Matthäus Merian il vecchio.
La ricca basilica di San Marco, la torre dell'orologio, le Procuratie fanno da quinte alle scene di vita quotidiana che si svolgono in piazza San Marco. Si riconoscono capannelli di gente attorno a suonatori, teatranti, giocatori; vi sono processioni di dame ed aristocratici; alcune persone trasportano pesanti gerle o un mastello, altre passeggiano chiacchierando; si scorgono dei bambini che giocano e dei cani che si rincorrono.
Vigila l'alta mole del campanile di San Marco alla cui base si vedono le piccole botteghe in legno e le osterie che all'epoca ancora esistevano.
Matthäus Merian il vecchio (1593-1650) è stato un capace incisore svizzero nato a Basilea, ma affermatosi professionalmente a Francoforte sul Meno dove ebbe modo di lavorare nella bottega fondata da Theodor de Bry, incisore ed editore conosciuto soprattutto per la “Collectiones Peregrinationum in Indiam Orientalem et Occidentalem”, opera che occupa un posto importante tra le pubblicazioni di fine cinquecento principalmente per le illustrazioni circa i primi tentativi di colonizzazione del nord America da parte degli Inglesi.
Impiegato come incisore, Merian si segnalò, tanto da sposare Maria Magdalena de Bry, figlia di Johann Theodore de Bry, forse insieme al padre tra i migliori incisori a bulino olandesi, e dal 1625 circa da prendere in mano l'azienda, dandole un notevole incremento ed occupandosi in particolare dello sviluppo dei libri di topografia e di viaggi.
Nella bottega ora “Merian” lavorarono anche i figli Kaspar e soprattutto il quotato Matthaeus il giovane, i quali dopo la morte del padre proseguirono con immutato successo la gestione dell'attività che continuò fino al 1727. Tra le opere che furono edite da Merian troviamo titoli eterogenei relativi all'alchimia, agli emblemi, alla medicina, alle scienze naturali, alla teologia, all'arte militare, ma le più ragguardevoli concernono la geografia e l'illustrazione di città. In particolare nel 1638 stampò la "Neuwe Archontologia cosmica, das ist, Beschreibung aller Kaÿserthumben, Königreichen und Republicken der gantzen Welt" opera sulla descrizione del Mondo già uscita dieci anni prima con una veste modesta che Merian rivoluzionò arricchendola con 98 tavole alcune delle quali a doppio foglio.
L'Archontologia conobbe altre quattro edizioni fino al 1695 con testo o in latino o in tedesco, non omogenee per numero e tipologia di incisioni inserite.
Due anni dopo nel 1640 uscì da casa Merian l'Itinerarium Italiæ Nov-antiquæ scritto da Martin Zeiller il quale affiancò Matthäus il vecchio nella stesura della collana che costituì il maggior e più ambizioso sforzo tipografico del Merian e dei suoi eredi: le Topographiæ Germaniæ, sedici volumi descrittivi e profusamente illustrati sui territori del Sacro Romano Impero.
Nel 1688 l'Itinerarium Italiæ Nov-antiquæ fu ristampato col titolo Topographiæ Italiæ, vedendosi affiancato concettualmente, pur non facendone parte integrante, alla collana delle Topographiæ Germaniæ che vedrà col figlio Caspar Merian l'aggiunta dei volumi sulla Topographia Galliæ.
Il foglio di questa incisione antica di piazza di San Marco ha una buona conservazione: un restauro professionale ha livellato dei corrugamenti della carta lungo la metà inferiore della piega editoriale; nel retro un tassello di carta rinforza per 10 cm la piega stessa nel basso; i margini sono ampi ed integri, presentando due trascurabili lacerazioni di qualche millimetro nel lato inferiore.
Eccellente ed insolita la coloritura che dà carattere a tutta la raffigurazione di piazza San Marco di Venezia.