Stato di una stampa antica
Lo stato di una stampa antica allude non allo stato di conservazione, bensì alle variazioni che la sua lastra di rame ha subito nel corso del tempo.
Ottenuta una lastra di rame incisa, la sua prima stampa rappresenterà il primo stato della stampa antica.
Se in una fase successiva alla matrice vengono apportate delle alterazioni di qualsiasi genere, si ottiene un secondo stato per la stampa antica.
Questo processo può continuare numerose volte, anche sei o sette in alcuni casi, generando di volta in volta uno stato della stampa antica differente. La modifica può avvenire per mano dell'artista medesimo o per mano di altri incisori venuti in possesso della lastra anche a distanza di molti anni.
La variazione non necessariamente è sostanziale, può concernere particolari del disegno, ma sovente riguarda semplici aggiunte di firme, numerazioni, dediche. Se pensiamo alla cartografia, ambito di interesse per Furlanetto Stampe Antiche, vediamo come le lastre di rame fossero un vero patrimonio economico, oggetto da tutelare e da commerciare se necessario.
In tal caso l'acquirente prima di riutilizzarle ne apportava alcune modifiche che potevano essere la sostituzione del nome del vecchio autore con il nuovo, oppure il cambiamento della data al fine anche di vendere per aggiornato un prodotto che non lo era. Tutte queste operazioni configurano dei differenti stati.
Lo studio dello stato di una stampa antica è di aiuto nello stabilire con maggiore precisione la data di pubblicazione della stampa antica, quindi a differenziare edizioni coeve da edizioni tarde, ossia da quelle edite dopo la morte dell'autore del rame.
Non si creda tuttavia che sotto un punto di vista commerciale il primo stato di una stampa antica sia di maggior valore in rapporto ad uno successivo, ciò che rende una stampa antica di maggior pregio a parità di stato di conservazione è la sua rarità e non necessariamente gli ultimi stati sono più comuni dei primi.