GORITIAE, KARSTII, CHACZEOLAE, CARNIOLAE, HISTRIAE, ET WINDORUM MARCHAE DESCRIP.

Epoca: 1608

Misure: 26,6 x 40,5 il foglio

Prezzo: 240 euro

Codice: (316)

Carta geografica dell'Istria e di parte della attuale Slovenia delineata da Abraham Ortelius per l'edizione in italiano del 1608 del suo Theatrum Orbis Terrarum, primo atlante della storia che per completezza e organizzazione possa definirsi tale.
Vi si descrive il territorio racchiuso dal Livenza ad ovest; dalla Savinja, affluente della Sava, a nord; dallo smisurato “Cyrckniczer see”, l'attuale lago Circonio, ad est; l'Istria e le isole di Veglia e Cherso a sud. Lubiana è segnata col nome latino Labacum; Trieste lungo la costa come Tergestum; Fiume appare in tedesco come S. Veit am Pflaum.

Il lungo titolo “Goritiae, Karstii, Chaczeolae, Carniolae, Histriae, et Windorum Marchae descrip.” è collocato in alto, racchiuso in una cornice a torciglione, mentre nell'angolo basso si legge “ Hæc tabula concinnata est ex corographijs Wolfg. Lazij, cui infima Histriæ pars ex alterius descriptione addita est”, con cui Ortelio indica come abbia adoperato la corografia di Wolfgang Lazius “Principatus Goricensis cum Karstio et Chaczeola descripcio” del 1561 quale fonte principale, integrandola con altre di origine gastaldiana per la parte più meridionale dell'Istria.
In effetti, il grande merito di Ortelio fu quello di rielaborare in una veste uniforme ed organica quella che riteneva la migliore cartografia esistente al suo tempo, senza possibilità di correggerla; ne discende che la carta geografica riporta tutti i pregi, ma anche gli errori, le sviste, le ripetizioni già presenti nella mappa del Lazius a cui viene innestata nella linea Capodistria – Albona il lavoro ispirato al modello del Gastaldi. Per riuscire in ciò, Ortelio deve forzare, creando una penisola istriana allineata in senso nord-ovest sud-est.

Nella carta geografica “Goritiae, Karstii, Chaczeolae, Carniolae, Histriae, et Windorum Marchae descrip.” troviamo sparse diverse annotazioni storico-geografiche in corsivo che integrano la topografia e l'idrografia: sono aspetti caratteristici delle mappe dell'Ortelio, che parlano all'osservatore, raccontandogli un territorio a lui facilmente sconosciuto. Così leggiamo “Hic Argonavis Stationem habuit”, “Hic argentum Vivuum foditur”, “Byrnpamer wald, à Burno Suevorum isthuc civitate cuius Procopius mentionem facit” solo per citarne alcuni.

Esemplare buono, viziato da un leggero corrugamento verticale della carta notabile nel mare a sud di Rovigno; l'angolo alto di sinistra ha alcune macchie di umidità che hanno reso necessario un tassello di rinforzo nel retro. Il margine di sinistra è ridotto rispetto agli altri tre in quanto originariamente la carta geografica “Goritiae, Karstii, Chaczeolae, Carniolae, Histriae, et Windorum Marchae descrip.” era abbinata al "Tirolis Comitatus" da cui successivamente è stata divisa. Coloritura molto efficace di fattura posteriore.