ITALIA ANTIQUA
- Epoca: 1654
- Misure: 54 x 41,4 l'incisione; 60,3 x 43,9 il foglio
- Prezzo: 430 euro
- Codice: (230)
Piacevolissima e non comune carta geografica dell'Italia antica disegnata da Nicolas Sanson, incisa da Melchior Tavernier nel 1641 e posta in vendita da Pierre Mariette all'interno del Cartes générales de toutes les parties du monde, il più importante tra gli atlanti che raccolgono i lavori del Sanson.
Il Sanson è considerato il più influente cartografo francese del seicento, le cui innovative ed accurate carte originarono il periodo d'oro della cartografia in Francia; egli collaborò in maniera molto stretta dapprima con Tavernier, quindi con Mariette, ricco stampatore ed editore, il più grande del secolo, con sede a Parigi in rue st. Jacques à l'Espérance fin dal 1633. Melchior Tavernier, invece, fu incisore ed editore specializzatosi in carte geografiche, divenendo il riferimento per la vendita in Francia nei primi decenni del seicento di mappe ed atlanti di alcuni tra i maggiori cartografi olandesi. Il suo lavoro incisorio spesso si confonde con quello del fratello di suo padre, suo omonimo, del quale scarse sono le notizie, così come avvolte nel mistero sono le ragioni che spinsero il Tavernier a vendere per un cifra importante le sue lastre di rame, stampe, mappe, carte bianche, macchine da stampa allo stesso Pierre Mariette nel 1644, ritirandosi in pensione a neanche 50 anni d'età.
Questa carta geografica dà una raffigurazione storica dell'Italia; in effetti come recita il cartiglio “ITALIA ANTIQUA cum Insulis Sicilia Sardinia & Corsica” la Penisola viene descritta come si presentava sotto un punto di vista politico, amministrativo e di toponomastica nel periodo dell'Impero Romano: i nomi sono in latino; sono segnate le città esistenti vivente Augusto; tra i popoli troviamo indicati i Taurini, gli Anamani, i Boii, i Marsi, gli Apuli, i Segestani giusto per citarne alcuni. Il territorio è organizzato in quattordici regioni i cui confini sono segnati anche con l'uso originale del colore.
La conformazione dell'Italia disegnata dal Sanson è debitrice del lavoro di Antonio Magini del 1608, come la maggior parte delle mappe della Penisola del seicento, essendo la “Italia Nuova” del Magini opportunamente stimata la migliore a disposizione all'epoca, ed è riconoscibile da alcuni aspetti come la forma ovale della Sardegna o la strozzatura dello stivale tra Roma e Napoli.
Foglio molto ben conservato, reso piacevolissimo e leggibile dal capace lavoro dell'incisore e dall'aggiunta originale dell'epoca del colore per i confini politici ed amministrativi. Il cartiglio è nel più tipico stile del primo seicento con una forma a geometrie curve con inserti di frutta. Da segnalare solo una impurità della carta ossidatasi all'altezza del Mar Ionio.
Inseriamo gli ingrandimenti della parte incisa di questa carta geografica "Italia antiqua" incisa da Melchior Tavernier su disegno di Nicola Sanson: