ITALIA antica di Cl: Tolomeo
- Epoca: 1620
- Misure: 47,9 x 34,7 l'incisione; 53,6 x 40 il foglio
- Prezzo: 650 euro
- Codice: (446)
Questa particolare carta geografica antica d'Italia è all'inizio del più importante atlante sugli stati italiani del seicento. Fu disegnata da Giovanni Antonio Magini ed inserita nel suo Italia, atlante che raffigura nella maniera più corretta per l'epoca le conoscenze sulla Penisola attraverso 60 carte geografiche le quali, per più di un secolo, saranno adoperate quali modello in tutta Europa quando si dovessero illustrare i territori italiani.
Precisamente questa “Italia Antica di Cl. Tolomeo” non è il disegno della Penisola al primo seicento, ma un omaggio che Magini offre al grande Tolomeo alessandrino, sommo geografo del II secolo d.C.; in effetti, la forma della penisola ha quella stortura caratteristica delle carte d'Italia costruite secondo i dettami tolemaici e una toponomastica che rimanda al mondo greco-romano. Magini la delineò riprendendo in maniera pedissequa l'analoga carta d'Italia proposta da Gerardo Mercatore nel 1578, apportando insignificanti modifiche.
La bellezza della carta geografica dell'Italia di Tolomeo, che può essere vista quasi come una raffigurazione storico-etnografica della penisola, è insita nello stiramento est-ovest dei territori dal Po alla Campania i quali curvano con decisione all'altezza della Calabria e della Puglia, non lasciando più margine alla Sicilia ed alla Sardegna, che, difatti, verranno mostrate su un foglio a sé stante.
Questa forma era legata all'errore di calcolo circa la lunghezza del Mediterraneo, stimato più esteso del reale e quindi delineato con una forma allungata che ha trascinato con sé la penisola, comportando anche la rettifica della riviera ligure e la chiusura dell'Adriatico con un cuneo che tocca Concordia.
Il titolo “Italia Antica di Cl. Tolomeo” è collocato entro una cartella con mascheroni, putti e nastri nel più tipico gusto nella cartografia del XVI e primi del XVII secolo; anche il mare coperto da onde a zig zag si ritrova in altri autori contemporanei, così come il disegno delle montagne indicate con coni di talpa variamente modificati.
Esemplare molto bello; foglio ben conservato con margini sani. La piega centrale non presenta difetti. Traspaiono vagamente dal retro lungo il margine graduato superiore due aloni di un vecchio nastro adesivo usato per una incorniciatura. Unico neo un po' di stanchezza nell'inchiostratura unicamente in alcuni punti del mare.