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Stampe antiche sugli agrumi

Vi è stato un periodo nel quale le stampe antiche con agrumi hanno conosciuto una moda inaspettata. A lanciarla fu il gesuita senese Giovan Battista Ferrari nel 1646 quando fece pubblicare a Roma l'Hesperides sive de malorum aureorum cultura, opera che riguardava la coltivazione degli agrumi, abbellita da numerose stampe antiche. Il titolo fa riferimento ai Pomi di Media, talvolta chiamati Esperidi, con cui gli antichi indicavano gli agrumi; in effetti nell'antiporta vi è raffigurato il giardino delle Esperidi ove Ercole, riconoscibile dalla clava e con ai piedi il drago Ladone, sta ricevendo una corona fatta con le foglie di limone da una delle tre ninfe.

arancio ferrari

La diffusione di questo libro nella Roma barocca di metà seicento con le sue incisioni di limoni, aranci, cedri fece breccia grazie alla qualità delle stampe antiche e alla foggia sovente inusitata, stravagante, bizzarra se non mostruosa di alcuni agrumi raffigurati, tanto da inaugurare quella “citromania” che coinvolgerà i giardini d'Europa dove si crearono angoli con limonaie ed aranciere.


Di altrettanta rilevanza fu il ruolo che ebbe Cassiano dal Pozzo, mecenate e uomo tenuto in massima considerazione dall'alta società romana, nel favorire il lavoro del Ferrari, rivelandosi un vero deus ex machina.

 

Il gesuita senese si era basato sull'esperienza accumulata in alcuni importanti giardini romani come quello del palazzo sull'Esquilino del Cardinale Carlo Emanuele Pio o quelli della famiglia Aldobrandini; al suo libro furono chiamati a partecipare per i disegni preparatori gli artisti più di grido dell'ambiente romano tra i quali Andrea Sacchi, il celebre pittore francese Nicolas Poussin amico stretto del dal Pozzo, Pietro Paolo Ubaldini, Francesco Albani, Filippo Gagliardi, Giovanni Francesco Romanelli, Pietro da Cortona; mentre all'incisione delle lastre provvide principalmente Cornelis Bloemaert, dotato di uno stile preciso ed accurato, a cui vanno attribuite almeno ottanta stampe antiche con agrumi e molta parte delle altre tavole, insieme a Johann Friedrich Greuter autore dell'antiporta.


Le illustrazioni a tutta pagina con la frutta mostrano gli agrumi a grandezza naturale sia interi che in sezione, eventualmente con le foglie e i fiori, e con un nastro sinuoso sul quale è incisa la varietà di agrume effigiato.

 

composizione bimbi
La rilevanza e l'influenza delle Hesperides del Ferrari è testimoniata ad esempio dai giardini di agrumi che i Medici approntarono nelle loro ville di Castello e la Topaia, nonché dal lavoro a cavallo tra sei e settecento del pittore Bartolomeo Bimbi il quale curò nella prima la superba collezione di piante d'agrumi conosciuta come “Medici Citrus” e nella seconda villa per volere di Cosimo III, che la aveva ristrutturata pensandola per un nuovo uso, la riproduzione fedele su grandi tele per i saloni di questa ed altre residenze medicee delle essenze del giardino botanico, agrumi compresi, che lo stesso Cosimo aveva fatto realizzare, quadri che si concentrano soprattutto sulle piante che fossero “stravaganti o per la forma o per la grandezza loro”.

 

arancio sterbeeck

 

 

 Sulla scia delle Hesperides si inserisce anche la Citricultura oft regeringhe der uythemsche boomen te weten oranien, citroenen, limoenen, granaten, laurieren en andere del canonico fiammingo Johannes Franciscus van Sterbeeck edita ad Anversa nel 1682.

L'opera affronta la coltivazione di alberi da frutto esotici; tutta la prima parte è dedicata ai limoni, ai cedri ed alle arance, agrumi raffigurati attraverso tre stampe antiche, incise da Franz (François) Ertinger col titolo aurantiae flores, citri flores e limoniae flores, nelle quali è proposto un ramo ricco di foglie con i fiori ancora in bocciolo, aperti e col frutto maturo, così da poter meglio riconoscere le tre piante.

 

 

frontespizio volkamer
Se il van Sterbeeck ha tenuto in massima considerazione le Hesperides del Ferrari nella stesura della sua opera, non di meno fece il commerciante tedesco di Norimberga Johann Christoph Volkamer nella preparazione del suo Nürnbergische Hesperides, oder gründliche Beschreibung der Edlen Citronat/ Citronen und Pomerantzen – Früchte del 1708, opera che nel 1714 conobbe uno sviluppo con la pubblicazione de Continuation der Nürnbergischen Hesperidum, oder: Fernere gründliche Beschreibung der Edlen Citronat - Citronen - und Pomeranzen-Früchte.

Il Volkamer ampliò l'idea del Ferrari di descrivere graficamente limoni ed aranci, introducendo la rappresentazione di ville, giardini o luoghi della campagna di Norimberga nei quali gli agrumi fossero coltivati; in effetti egli stesso, figlio di un botanico impegnato anche nella progettazione di giardini, ne aveva uno personale ove gli agrumi erano di casa.

limone volkamer
Se il primo volume affronta il non semplice problema della coltivazione degli agrumi in centro Europa, nel secondo si ampliano le varietà descritte abbinandole alle ville ed ai palazzi nobiliari disseminati nel territorio della Repubblica di Venezia, in questo caso, tuttavia, senza che vi sia un reale rapporto di coltivazione, ma un solo abbinamento di carattere estetico. In gioventù per affari Volkamer aveva avuto occasione di visitare l'entroterra veneto e ne era certamente rimasto affascinato, tanto da ritenere elegante comporre le stampe antiche associando agli agrumi quelle residenze aristocratiche. Involontariamente egli così facendo ci ha lasciato una documentazione notevole circa edifici che oggi non si sono mantenuti sempre immutati, anzi in alcuni casi sono pure scomparsi.

Sulle stampe antiche con agrumi delle Nürnbergische Hesperides si leggono i nomi di una dozzina di incisori, aspetto che testimonia dello sforzo e della maestosità dell'opera, ma i più attivi furono Joseph a Montalegre, Johann Christoph Dehne, T. G. Beckh, Johann Adam Delsenbach.


A dimostrazione della popolarità fuori di ogni confine che ebbe il tema della coltivazione degli agrumi, la “citromania” coinvolse nel secondo seicento anche l'Olanda dei tulipani con la pubblicazione di Nederlantze hesperides, dat is, Oeffening en Gebruik Van de limoen- en oranje- boomen del commerciante ed appassionato botanico Johannes Commelyn.

limoni commelynNell'opera si affrontavano le problematiche della coltivazione di limoni ed aranci nei Paesi Bassi, analogamente a come farà il Volkamer pochi anni dopo per la Baviera, e fu stampata ad Amsterdam nel 1676; conobbe nel 1683 una traduzione per il mercato inglese dove fino a quel momento l'argomento non era stato proposto.

Le stampe antiche con agrumi che la arricchiscono sono di ottima fattura, nella migliore tradizione incisoria olandese, pur non essendo firmate se non dall'autore dei disegni preparatori Cornelis Kick, pittore specializzatosi nelle nature morte, che doveva godere di una valida reputazione e capace di quello spirito di osservazione che andava cercando Johannes Commelyn. Il loro stile richiama le Hesperides del Ferrari, benché in ogni tavola venga illustrata una sola varietà di agrume, intero con qualche foglia del ramo in alto, tagliato a metà in basso. Non vi sono i fantasiosi nastri italiani di decoro, le stampe antiche sono elegantemente sobrie, come austera era la società calvinista olandese di fine seicento.

 

In conclusione possiamo citare il raro opuscolo di Petro Nati Florentina Phitologica Observatio de malo limonia citrata-aurantia Florentiae vulgo la Bizzarria stampata nel 1674 e dedicato ad uno scherzo della natura accaduto nel giardino dei marchesi Panciatichi a Firenze intorno al 1640.

bizzarria
Si racconta che senza un intervento dell'uomo siano maturati sul medesimo ramo agrumi di specie diverse, uniti ad altri composti da spicchi alternati limone-arancia. In questo libretto veniva per la prima volta descritto ciò che oggi è definito “Citrus Bizzarria”, ossia una pianta i cui frutti hanno una buccia bitorzoluta composta alternativamente da parti di limone cedrato ed arancio, accanto a frutti integralmente di questi agrumi.

La singolare pianta non poteva che affascinare tanto da giungere per innesto in pochi anni a Parigi e perfino a Lubecca. L'opuscolo è arricchito da una stampa antica con agrume Bizzarria intera e tagliata a metà, disegnata dal maestro Baldassare Franceschini di Volterra ed immortalata nel rame elegantemente meglio che con la penna dall'incisore belga Adriaen Haelwegh.

 

 

Stampe Antiche

di Davide Biffis

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