Le stampe antiche botaniche

Le stampe antiche botaniche sono uno tra i soggetti maggiormente apprezzati e richiesti dalla clientela. Certamente è anche per questo motivo che nella vendita di stampe antiche si prevede una gamma di scelta ampia, che spazia dagli erbari più datati, fino alle opere più recenti.

Furlanetto Stampe Antiche offre stampe antiche botaniche di varie tipologie sia di fiori, sia di frutta al fine di soddisfare tanto il collezionista in cerca di alcune piante specifiche, tanto colui che desidera rendere più accoglienti le proprie dimore.

La scelta può spaziare dalle xilografie più antiche, fino alle cromolitografie di fine ottocento, passando attraverso la vasta produzione di incisioni su rame che caratterizza le stampe antiche botaniche del sei-settecento.

Questa variegata produzione si spiega con il grande coinvolgimento e interesse che lo studio della Natura ha sempre suscitato nell'Uomo. Come anche in altri ambiti, inizialmente ci si affidò agli scritti degli Antichi, la cui autorità era non discutibile.

Poi con il progredire delle conoscenze, accresciute dai viaggi di esplorazione, e con una progressiva indipendenza di pensiero si crearono opere capaci di sempre maggiore autonomia e più vicine alla nostra modernità. Anche sul lato grafico troviamo delle trasformazioni che si susseguono. Inizialmente le stampe antiche botaniche presentano la pianta integralmente dalla radice, al fusto, alle foglie col fine di facilitarne il riconoscimento da parte del lettore e dello studioso, come dimostrano le xilografie del celeberrimo Pietro Andrea Mattioli, spesso con l'intento di un uso in ambito medico.

In un secondo tempo, appaiono tavole con più piante raggruppate a volte arricchite da nastri o decori, oppure inserite in ambienti naturali. O ancora quelle stampe antiche di botanica, raccolte in florilegi, che mostrano il fiore solo per la sua bellezza, con lo scopo di ammirarlo, come nel caso dell'Hortus Eystettensis di Basilius Besler.
Con l'applicazione del microscopio nascono le stampe antiche botaniche che presentano dettagli anche minuti, che si concentrano sui fiori e i loro apparati riproduttori quando con Linneo si introduce la nomenclatura binomia, ossia quando si trasforma il marasma rappresentato dalle classificazioni che ciascun botanico aveva in precedenza introdotto in una logica armoniosa.

Con l'ottocento le stampe antiche botaniche acquisiscono con sempre maggiore frequenza i colori, che in precedenza erano riservati a poche più rilevanti eccezioni. E' un tripudio che si concentra in alcune opere sul solo fiore, denotando chiaramente un intento decorativo piuttosto che descrittivo.