Incisione a rilievo

L'incisione a rilievo è la tecnica incisoria che per prima fu adoperata nella creazione di stampe antiche. Consiste nel trattare il materiale di supporto in maniera tale da asportare quelle parti che si desidera in fase di stampa siano bianche.

Come uno scultore toglie l'eccesso di marmo per far affiorare la scultura imprigionata, così l'intagliatore scava affinché in superficie rimanga la sua creazione. Proprio per questo si definisce incisione a rilievo, in quanto lascia in rilievo la parte su cui si stenderà l'inchiostro.
Il materiale che più comunemente si impiegava nella realizzazione di una incisione a rilievo era il legno, molto più raramente il metallo.

Poiché tra le varie tecniche di incisione a rilievo quella che ebbe in assoluto maggiore utilizzo fu la xilografia (o silografia), letteralmente "scrittura su legno", sembrerà riduttivo, ma trattare di incisioni a rilievo coincide con descrivere la sola xilografia.

Le altre tipologie di stampe antiche ottenute da incisioni a rilievo, come il chiaroscuro o la xilografia su metallo, furono di scarsa diffusione se non di assoluta rarità, quindi difficili da incrociare sul mercato, come dimostra la quotidiana attività di vendita di stampe antiche della nostra ditta Furlanetto Stampe Antiche.

Xilografia quale unica incisione a rilievo

La xilografia venne adoperata per le prime stampe antiche e per i caratteri mobili usati per stampare i testi dei libri. Pero, ciliegio, ma anche bosso e quercia furono tra le essenze scelte per ottenere una tavoletta stagionata e ben levigata su cui iniziare l'incisione a rilievo.

Il legno veniva lavorato seguendo le linee della fibra, ossia laddove l'incisione a rilievo risultava più semplice per la morbidezza del supporto, anche se necessitava di molta abilità e attenzione in particolare nei solchi incrocianti la fibra; un errore non sarebbe stato possibile da correggere se non con laboriose sostituzioni di blocchetti di legno.

Il disegno preparatorio all'incisione in rilievo poteva essere effettuato direttamente sulla tavoletta, oppure su un foglio che si incollava al legno.

Per asportare i trucioli si adoperavano delle sgorbie dalle lame di diversa tipologia e delle affilate lancette. Infine per la stampa una volta steso l'inchiostro con un rullo o un tampone era bastevole una leggera pressione sul foglio per ottenere la xilografia.

I moderni timbri sono uno tra gli oggetti più quotidiani che assomiglino come struttura e funzionamento alla xilografia.
Giustamente il risultato era con la destra e la sinistra invertite rispetto all'incisione a rilievo e quindi anche al disegno preparatorio, cosa di per sé poco significativa, ma della quale si doveva tenere conto nel caso si dovesse ottenere una raffigurazione reale.

La stampa antica ottenuta da questo tipo di incisione a rilievo presenta un segno certamente non fitto, difficilmente sottile, a volte irregolare, con ampie zone bianche, con scarsi incroci di segni.
Facile da riconoscere anche per l'assenza ai margini di una battuta di incisione, non essendo necessario in fase di impressione comprimere il legno nel foglio.

La fortuna della xilografia come incisione a rilievo venne via via scemando a favore delle tecniche ad incavo, fino alla fine del settecento quando riapparve sempre più diffusa grazie ad una innovazione: l'incisione di testa.

Come si accennava, l'inventiva umana si spinse a sperimentare altri tipi di incisioni a rilievo, ma nessuno raggiunse la semplicità della xilografia, sicché essi rimasero ristretti o a pochi artisti oppure a un arco temporale limitato.



[pagina principale con le tecniche nelle stampe antiche]