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Gutenberg a Magonza

Johannes Gutenberg nacque a Magonza, città sul Reno nei territori occidentali del Sacro Romano Impero. La sua data di nascita è incerta: si colloca all'incirca nell'ultimo decennio del XIV secolo.
Gutenberg fortunatamente nacque a Magonza, perché il centro tedesco godeva dal 1244 di una autonomia che le aveva permesso di prosperare e diventare un centro molto florido a dispetto della crisi che l'Europa tutta attraversava.

magonza
Magonza veniva chiamata la “Città dorata” per i vivaci traffici commerciali che si articolavano lungo l'imponente Reno. La popolazione ammontava a circa seimila persona dedite, oltre ai commerci, alla diffusa professione orafa di lavorazione dei metalli e conio delle monete, nonché all'agricoltura e soprattutto all'allevamento del bestiame.
Possiamo immaginare un giovanissimo Gutenberg aggirarsi per i vicoli con alti zoccoli di legno evitando gli escrementi del bestiame accumulatisi lungo le vie che dalla città conducevano ai pascoli.



Ma su ogni cosa Magonza era nota in quanto il suo cattolicissimo arcivescovo era uno dei sette Principi elettori del Sacro Romano Impero, benché il suo potere in città fosse di facciata in quanto Magonza era una libera città imperiale dal 1244. La diocesi di Magonza contava una quarantina di chiese, tra cui lo splendido Duomo in stile romanico.
Sui portoni al posto dei numeri civici c'erano insegne che indicavano la professione svolta da chi abitava all'interno e ogni casa aveva la sua corte interna con un pozzo per attingere l'acqua.

Gutenberg, dunque, era nato e trascorse l'infanzia in questa realtà e aveva avuto la possibilità di formarsi tra Magonza, che stava iniziando a dare segni di declino, ma che aveva ancora molto da offrire, e le città sotto la sua diocesi.
Suo padre, Friedel Gensfleisch, era un mercante e anche la madre proveniva da una famiglia benestante. I Gensfleisch erano di ceto patrizio e vivevano in una casa chiamata corte di Gutenberg dalla quale poi Johannes prese il nome. Lo stemma di famiglia raffigurava un pellegrino che chiedeva l'elemosina, un simbolo d'ispirazione religiosa.

E' plausibile immaginare un Gutenberg fanciullo affascinato dalla professione dei maestri orafi, artigianato presente in città, cosicché il futuro inventore della stampa decise, una volta adulto, di voler intraprendere quel mestiere.
Grazie alle conoscenze del padre poté studiare presso un convento fuori città, ove imparò soprattutto il latino che era la lingua degli eruditi. Il convento si trovava oltre le mura di Magonza, così ogni giorno, per recarsi a scuola, il giovane Gutenberg percorreva cinque chilometri a piedi, camminando lungo le rive del Reno.

Gutenberg espulso da Magonza

In questi luoghi Gutenberg trascorse un'infanzia spensierata. Presto però la famiglia Gensfleisch fu costretta a lasciare Magonza. Era sorta infatti nell'estate del 1411 una disputa per il controllo della città tra il ceto patrizio, cui apparteneva anche il padre di Gutenberg, e le corporazioni, composte dalla classe media emergente. L'arcivescovo principe elettore, si schierò dalla parte delle corporazioni e molti patrizi furono espulsi dalla città.
I Gensfleisch, obbligati a partire, avevano perso tutte le loro proprietà; era stata loro confiscata anche la corte di Gutenberg.

territorio magonza
Si diressero quindi verso Alta Villa, un paesino a circa venti chilometri a nord di Magonza che oggi si chiama Eltville sul Reno ed è un importante centro di produzione vinicola. Laggiù la madre di Gutenberg aveva un piccolo podere, tutt'oggi esistente, nel quale la famiglia si stabilì.
Ad Eltville Johannes proseguì gli studi di latino.



E' plausibile ritenere che abbia frequentato la lontana, ma prestigiosa, Università di Erfurt, una città sempre appartenente alla diocesi di Magonza, famosa per il suo ateneo.
Infatti, nei registi accademici del primo semestre del 1419 risulta iscritto un certo Johannes de Alta Villa. Con tutta probabilità si trattava di Gutenberg: non potendo usare il suo vero cognome per motivi politici, ricorse al nome della città in cui era stato costretto a trasferirsi.

L'istruzione universitaria di Gutenberg

L'istruzione universitaria prevedeva l'insegnamento delle sette arti liberali. Le più importanti erano quelle del trivio, ossia la grammatica, la retorica e la dialettica. Le aule erano piuttosto spoglie, vi erano i banchi per gli studenti e la cattedra da cui parlavano i docenti.
Non si usava porre domande in quanto erano considerate motivo di dubbio e di incertezza: la dottrina dei Padri della Chiesa e del grande filosofo Aristotele erano sacre e indiscutibili. Molti studenti si guadagnavano qualche soldo copiando a mano i libri di testo, esattamente come facevano i monaci amanuensi che trascrivevano con grande arte e perizia interi codici e volumi.

In questo periodo Gutenberg imparò l'arte della scrittura: la bella calligrafia gli fu utile in seguito per riprodurre i caratteri da utilizzare nella stampa.

Tuttavia pare insolito che il figlio di una famiglia patrizia possa iscriversi all'università per poi applicarsi nella vita ad attività legate alla manualità, in particolare all'oreficeria che, per quanto ritenuto un lavoro d'élite, rientrava pur sempre nell'ambito delle attività strutturate in corporazioni, il conflitto con le quali era stato alla base della fuga da Magonza.

Si potrebbe ipotizzare una impossibilità a continuare gli studi, cosa che spiegherebbe la mancanza nelle fonti di una laurea conseguita da Johannes de Alta Villa, e renderebbe fattibile ipotizzare un praticantato di Gutenberg presso qualche coniatore, ove egli possa aver appreso quelle tecniche che gli servirono in seguito come stampatore, e che gli permisero di iscriversi nella corporazione dei coniatori e forgiatori nel 1424.

Non appena i dissidi tra corporazioni e patrizi cessarono, i Gensfleisch fecero ritorno a Magonza e rientrarono in possesso delle loro proprietà.

Ma il periodo legato a Magonza sta per chiudersi, perché le difficili tracce sulla vita di Gutenberg conducono verso una nuova città, Strasburgo, ove l'inventore della stampa a caratteri mobili inizierà il percorso verso la sua immortale impresa.

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