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Giovanni Battista da Cassine

Giovanni Battista da Cassine, latinizzato in Johannes Baptista a Cassinis, fu un frate minore cappuccino. Nato a Cassine nel Monferrato, è legato alla cartografia per essere stato l'intelligente autore della Chorographica descriptio Provinciarum, et Conventuum FF. Min. S. Francisci Capucinorum, affascinante atlante tematico.

Pare che Giovanni Battista da Cassine già durante i suoi studi avesse dimostrato interesse e capacità verso le scienze cartografiche, tanto da meritare il prestigioso incarico di aggiornare profondamente quell'opera geografica di sussidio alle visite pastorali, avente un titolo analogo, che datava a metà seicento, quando era Ministro Generale dell'ordine Padre Giovanni da Moncalieri, molto più noto come Giovanni da Montecalerio o in latino Ioannis a Montecalerio.

opera di giovanni battista da cassine
A commissionare a Giovanni Battista da Cassine la Chorographica descriptio Provinciarum, et Conventuum FF. Min. S. Francisci Capucinorum fu Agostino da Latisana, 34° Ministro Generale dei cappuccini dal 1702 fino al 1709. Nell'estate di nove anni dopo, l'attento lavoro di rettifica ed aggiornamento era concluso e, retrodatando l'atlante al 1712, lo si poté stampare nel 1713 a Milano.


L'opera conta 62 carte geografiche incise in rame. Vi sono raffigurate un'Europa, tra le poche mappe che rechi una data -il 1710- essendoci il 1711 per le altre datate, la Spagna con 7 carte, la Francia con 13, l'Italia con 26 carte geografiche, l'Impero con 15 fogli.
Ogni carta geografica è preceduta da una pagina in xilografia nella quale si forniscono informazioni circa l'organizzazione territoriale e il numero di frati minori cappuccini, il tutto racchiuso da una larga cornice con racemi.

Organizzazione delle tavole di Giovanni Battista da Cassine

Le tavole di Giovanni Battista da Cassine mostrano la dislocazione degli Arcivescovadi, dei Vescovadi, delle Abbazie, dei Conventi, dei Monasteri dividendo il territorio secondo l'assetto medievale, creando una precisa mappa descrittiva della capillare diffusione cappuccina in Europa.

Le sedi hanno una gerarchia grafica che ruota attorno all'idea di un agglomerato di case aperte al mondo, non cinte da mura. Sono segnati i fiumi attraverso un disegno che ricorda un sinuoso serpentello se minori e i crini di una coda di cavallo se più ampi. Pur non essendoci indicate le strade, spesso vi sono i ponti, notizia utilissima per chi si muovesse a piedi. Eleganti sono le montagne, poste quasi sempre isolate una della altre, ma con un chiaro intento di descriverne per ciascuna l'importanza per altezza o imponenza.
A decoro e completamento su ogni stampa antica vi è un cartiglio a volte sfarzoso nel quale è inciso il nome della Provincia di cui sono segnati con tratteggio i confini; è presente infine il relativo Sigillo e la scala di miglia.

Gli interessi cosmografici e matematici di Giovanni Battista da Cassine si riflettono nella composizione cartografica delle tavole. Infatti, come si evince dalle indicazioni poste sui margini graduati, egli si avvalse dei progressi francesi in ambito astronomico e trigonometrico per delineare le carte geografiche, giungendo ad una buona precisione, limitatamente ai sommari, ma utili, riferimenti che scelse di illustrare.

Edizioni della Chorographica descriptio di Giovanni Battista da Cassine

La Chorographica descriptio Provinciarum, et Conventuum FF. Min. S. Francisci Capucinorum di Giovanni Battista da Cassine, dopo l'edizione Ex Typographia Ambrosii Ramellati di Milano datata in frontespizio 1712, ma del 1713, conobbe lo stesso anno o forse nel 1714, una ristampa milanese a cura del medesimo editore e una terza pubblicazione meneghina nel 1721 Ex Typographia Iosephi Pandulphi Malatestae. La differenza tra la prima e la seconda edizione consta in una carta, quella della Provincia Franconica, aggiunta in seguito alla recente separazione della stessa dalla Provincia Bavarica, così come autorizzato da Clemente XI.

giovanni battista da cassine
Tuttavia esistono per numerose lastre dell'opera di Giovanni Battista da Cassine due stati, ove nel secondo sono aggiunti da mano diversa, e riconoscibili per l'inchiostratura più marcata, alcune informazioni quali nomi di fiumi -casistica più comune- qualche nome di montagna, qualche boschetto, oppure completato il nome di qualche paese.

giovanni battista da cassine
Poiché è più frequente questo secondo stato, viene spontaneo immaginare come nella necessità contingente di approntare una seconda edizione si sia pensato anche di ricontrollare le lastre, trovando qua e là correzioni da apportare o introdurre. Variazioni poi rimaste nella terza pubblicazione.
Si vedano ad esempio la Provincia Flandriae, la Provincia Bononiensis, la Gallia, la Hispania, la Provincia Venetiarum.


Chi sia stato ad incidere le lastre non si può affermare senza dubbio. Il frontespizio dell'opera, il cui titolo completo è Chorographica descriptio provinciarum, et conventuum FF. min. S. FRANCISCI CAPUCINORUM, olim quorumdam fratrum labore, industria, delineata, sculpta, impressa iussu A.R.P. IOANNIS A MONTECALERIO: nunc vero F. io. Baptistæ a Cassinis prov. mediolanensis Concionatoris capucini iterata delineatione super novissimas orbium coelestium observationes, DE A.R.P. AUGUSTIN IATISANA ministri generalis mandato communi utilitati in lucem prodita, e la carta della Provincia Franconica sono firmate Durellus e la critica ritiene che si tratti di Simone Durello (1641-1719), incisore milanese abile ed accurato, a cui andrebbero attribuiti anche gli altri rami.

Tuttavia, da una parte il Durello era solito firmare i suoi lavori, dall'altro vi sono quattro rami nei quali appare il nome di frate Michael Angel Dionantensis Cap.us, oppure con le abbreviazioni F. M. A. D. C. Non sappiamo di chi si tratti: era un frate cappuccino forse Vallone.

Stampe Antiche

di Davide Biffis

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