logo
  • Slide Home 1

L'Atlas di Mercatore

L'Atlas di Mercatore è il principale pilastro cinquecentesco della cultura cartografica europea.

Tempus fugit e papà Gerardo, benché ampiamente aiutato dal figlio Rumold e dai giovani nipoti appositamente istruiti nelle scienze geografiche ed incisorie, nel 1585 contava settantatre primavere e un corpus di materiale finito relativo solo alla Francia, al Belgio, ai Paesi Bassi e ai territori germanici; lontanissimo dal completamento di un atlante di carte mondiali, ma sufficiente per stampare un singolo volume.

piatto legatura
Così si fece, editando a Duisburg la Galliæ tabule geographicæ; Belgii Inferioris geographicæ tabule; Germaniae tabule geographicæ prima parte del suo futuro Atlas, sive Cosmographicæ Meditationes de Fabrica Mundi et Fabricati Figura, contenente sedici carte geografiche dei territori francesi, nove descrittive delle aree fiamminghe e dei Paesi Bassi e ben ventisei dei territori tedeschi.

Che il corpus sul Sacro Romano Impero sia così ampiamente sviluppato non deve sorprendere, in considerazione del fatto sia di dove vivesse oramai Mercatore, sia che ebbe come principale fonte l'opera del Münster che era a sua volta ricca di cartografie e dettagli su queste zone.


Questo primo tomo dell'Atlas di Mercatore contiene, quindi, 51 carte geografiche.


Passarono quattro anni e fu il momento di stampare il secondo volume dal titolo Italiae, Sclavoniæ, et Graeciæ tabule geographice dedicato all'Italia e ai Balcani con 23 carte geografiche su ventidue lastre. I territori mostrati diventerebbero 29 con i riquadri delle sei isole greche che accompagnano il rame con Candia.

L'Atlas di Mercatore e il Theatrum di Ortelio

Si possono fare alcune proporzioni tra il Theatrum di Ortelio e questo inizio dell'Atlas di Mercatore.

Se si considera che la prima pubblicazione orteliana di cartografia è del 1564 e il suo Theatrum Orbis Terrarum è del 1570, diventa plausibile ritenere che le 53 lastre dell'atlante siano state completamente approntate in massimo sei anni.
In questa prima edizione l'amico di Mercatore ha preparato in tutto 70 cartografie tra grandi e piccole, con una media di circa 11-14 territori delineati ogni anno.

frontespizio italia
Più difficile dire quando Mercatore abbia concretamente cominciato la sua opera, ma ci piace ipotizzare il 1569 anno di pubblicazione della Chronologia. Valutando anche il tempo speso per le tavole della Tabulæ geographicæ del 1578 e per altri impegni tra cui la ristampa del 1584, si potrebbe immaginare un residuo tra i sette e i nove anni pieni per il primo volume, da confrontare con i quattro per il secondo e i sei anni per il terzo tomo di cui diremo in seguito.


Questo implicherebbe una produttività media intorno ai sei territori delineati e incisi all'anno per il team Mercatore.



In sostanza nel tempo che nasceva una raccolta di carte geografiche originali delineate cercando per ciascuna più fonti, vagliandole, intrecciandole, criticandole e stabilendo quale proiezione, orientazione e scala convenisse per armonizzarle, ossia per creare un'opera scientifica originale, nel medesimo periodo sarebbe stato possibile assemblare due volte il Theatrum di Ortelio, cioè a dire una raccolta che riproponesse il meglio cartograficamente parlando ci fosse in commercio.

Se a ciò si aggiunge che nel suo Atlas Mercatore rispetto Ortelio arrivò a circa il 67% di carte in più (51+29+37=117 contro 70), si capisce come mai Ortelio abbia avuto il tempo di pensare al Parergon mentre Mercatore giugeva a metà del suo progetto cosmografico.

La terza parte dell'Atlas di Mercatore

Nel 1590 Gerardo Mercatore venne colpito da un ictus, che si ripeté tre anni dopo. Chiaramente la sua capacità lavorativa venne pesantemente meno tanto che la terza parte dell'Atlas di Mercatore fu frutto in parte del lavoro dei nipoti Gerard, Michael e del solito figlio Rumold. Il due dicembre del 1594 Mercatore spirò, alla veneranda età di ottantadue anni, benestante e conosciuto in tutta Europa.

L'anno seguente veniva stampato a Düsseldorf il terzo tomo dell'atlante dal titolo Atlantis pars altera. Geographia nova totius mundi contenente il mappamondo, preparato da Rumold in due emisferi, soluzione che così diverrà abituale, le carte dei quattro continenti, Africa e Asia firmate dal nipote Gerard, mentre l'America è in parte opera di Michael, le isole inglesi, Artico, Islanda, Scandinavia, basate sulla carta del 1539 di Olao Magno, est Europa, Russia, per un totale di 34 lastre con 37 mappe.


A questo punto il lavoro, benché incompleto, non poteva che dirsi concluso e furono edite il primo aprile del 1595 a Duisburg le tre parti in un unico volume dal titolo Atlas, sive Cosmographicæ Meditationes de Fabrica Mvndi et Fabricati Figvra.

Come si vede mancano le cartografie della penisola iberica, di tutto ciò che non è Europa esistono solo i continenti, persino dell'Africa non ci sono i territori del nord; non è presente una carta dell'Asia minore con la Palestina che sarebbe stata veloce da preparare, manca l'Asia orientale con le isole delle spezie o il Catai.


Se Mercatore fosse vissuto ancora, o meglio se avesse iniziato prima la sua opera madre, avrebbe potuto creare un atlante capace di competere per numero di mappe con i moderni e per precisione con buona parte della migliore produzione seicentesca che gli sarebbe rimasta inferiore. E certamente molte carte geografiche postume non possono vantare quella ricchezza di aspetti unici che permettono di riconoscere le carte di Mercatore, ma che non furono la causa del procedere lento dell'Atlas di Mercatore.

[ pagina iniziale Gerardo Mercatore ]

Stampe Antiche

di Davide Biffis

Abbiamo intrapreso l’attività nel 1981 dapprima dedicandoci alle stampe antiche di Maestri, quindi rivolgendoci alla cartografia e vedutistica italiana e alle stampe antiche decorative. Partecipiamo alle più conosciute mostre di antiquariato del nord Italia, affiancate dal 2012 dall’attività di vendita online tramite questo sito.

Contatti

WhatsApp: 347 019 30 06
Indirizzo: via Alemagna, 13 - 31030 - Carbonera (TV)

Appuntamenti

Da sabato 20 fino a domenica 28 aprile saremo presenti alla manifestazione d'antiquariato di Assisi. Ogni approfondimento è rimandato alla nostra pagina dedicata ad AMAB Assisi Mostra Arte Antiquariato Bastia Umbra 2024.

assisi antiquariato 2023

Utilizziamo i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Navigando questo sito sei d'accordo con l'utilizzo degli stessi. Maggiori informazioni. OK